Visitare il borgo di Grazzano Visconti significa ancora oggi passeggiare fra le strade di una città ideale, un’utopia nata dal sogno di un uomo, il Duca Giuseppe Visconti di Modrone (1879- 1941).

Nessun falso storico o imitazione, ma la vera e propria creazione di un luogo perfetto dove i vantaggi dell’epoca moderna si univano a quelli del Medioevo, che il Duca considerava uno dei momenti migliori della storia. Nei villaggi medievali, infatti, grazie alla protezione e alla lungimiranza di un signore illuminato, gli abitanti potevano dedicarsi tranquillamente alle attività della terra e dell’artigianato, vera espressione della natura e della creatività umane.

Il sogno del Duca Giuseppe era comune a molti altri intellettuali dell’epoca, specie in Inghilterra e negli altri paesi più avanzati industrialmente. Essi aderivano ad Arts and Crafts (“arti e mestieri”), un movimento artistico che considerava l’artigianato come espressione del lavoro e della creatività dell’uomo in contrapposizione alla produzione industriale massificata e, spesso, di bassa qualità. Questo movimento ha influenzato l’architettura di Grazzano Visconti che è in autentico stile neomedievale.

Il borgo, interamente disegnato dal Duca Giuseppe con l’aiuto dell’architetto Campanini, si sviluppa a ferro di cavallo intorno al castello. Il Duca lo ha progettato in modo che i suoi abitanti avessero tutte le comodità e i vantaggi dell’epoca moderna e al tempo stesso vi potessero studiare e lavorare per esprimere la propria creatività attraverso le arti e l’artigianato, come avveniva nel periodo medioevale.

Per questo, oltre alle abitazioni, nel borgo di Grazzano Visconti si trovano molti edifici dedicati a insegnare agli abitanti tutti gli strumenti utili a vivere una vita serena e dignitosa: l’asilo per i bambini, la scuola di formazione professionale artigianale per giovani e adulti, il teatro, l’Istituzione Guseppe Visconti dove i dirigenti della Carlo Erba, una delle più avanzate case farmaceutiche dell’epoca, dovevano tenere lezioni gratuite di igiene e di tecniche agricole all’avanguardia. Da qui sono partite anche molte attività benefiche sostenute dal Duca, come le spedizioni che dovevano aiutare a debellare la malaria.

L’artigianato prodotto qui, soprattutto quello del legno e del ferro battuto, è stato per molto tempo molto in voga e apprezzato, tanto che si parla ancora di stile Grazzano. Il Duca Giuseppe però aveva anche intuito che Grazzano Visconti sarebbe stata una grande attrazione turistica, oltre che artigianale: per questo già alla sua epoca fece costruire un hotel e strutture dedicate alla ristorazione dei viaggiatori. Creò inoltre tutto quello che avrebbe aiutato gli abitanti e i visitatori a calarsi in un’atmosfera fuori dal tempo, come i costumi tipici che ancora si possono ammirare sulle cartoline e sulle fotografie d’epoca.